
Il “Filo della tradizione”
Sarà inaugurata sabato 9 agosto alle ore 11:00, presso il Museo dell’Arrotino, la mostra “Il filo della tradizione”, un’esposizione che intreccia memoria, restauro e passione in un racconto visivo e sensoriale dedicato alla riscoperta delle radici culturali e artigianali del nostro territorio, autori Anna Zamolo e Michele Moro.
L’iniziativa nasce con l’intento di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale attraverso un dialogo tra passato e presente, mettendo al centro l’importanza della conservazione e del recupero degli oggetti che portano con sé storie, usi e vissuti.
Ospiti d’eccezione dell’evento saranno i fratelli Rossiti, restauratori professionisti di lunga esperienza, che condivideranno con il pubblico la loro conoscenza e passione per l’arte del restauro. Il loro intervento offrirà uno sguardo privilegiato sul delicato processo di recupero dei materiali antichi, spiegando come ogni oggetto possa tornare a vivere, portando alla luce non solo la sua bellezza originaria, ma anche il valore emotivo e storico che lo accompagna.
A moderare l’incontro sarà Luigia Negro, presidente del Museo della Gente della Val Resia, il cui contributo metterà in luce il forte legame tra le due realtà museali del territorio: da un lato il Museo dell’Arrotino, custode di un mestiere simbolo di abilità e tradizione; dall’altro il Museo della Gente, dedicato alla vita quotidiana, ai costumi e alla memoria collettiva della valle. Due percorsi che si incontrano nel segno della valorizzazione della cultura resiana, in una visione comune di trasmissione delle identità locali.
La mostra si propone come un viaggio affascinante tra l’anima delle cose antiche e la cura con cui vengono riportate alla luce, restituendo senso e profondità a ciò che, altrimenti, rischierebbe di andare perduto. In questo contesto si inserisce anche la figura dell’arrotino, antico mestiere che unisce manualità e sapere tramandato: simbolo di un’epoca in cui ogni oggetto veniva riparato e valorizzato, anziché sostituito. Un’arte quasi scomparsa, che oggi ritrova spazio nella narrazione del recupero e nella valorizzazione della memoria.
L’ingresso è libero. Vi aspettiamo numerosi per condividere insieme un’esperienza che unisce arte, cultura e tradizione.

Arriva la 28^ Festa dell' ARROTINO
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